Sedicesimo secolo – ritorno alle origini con una cucina moderna

Con il termine “Wonderlast” si esprime l’incredibile voglia e bisogno di viaggiare, mentre “sedicesimo secolo” rappresenta la voglia di tornare alle origini di Simone e Liana , una giovane coppia che sin dai banchi dell’alberghiero ha dimostrato il proprio amore per la grande ristorazione, amore che li ha portati dal maestro Gualtiero Marchesi ai Relaix svizzeri, passando per Aresi, Molteni e Cedroni fino al ritorno alle loro origini, Orzinuovi, provando a rilanciare uno storico ristorante locale attraverso la loro immensa  passione per la grande cucina.
 
 
Abbiamo avuto il piacere di ascoltare e degustare un racconto di cucina, attraverso un menù che parlasse di loro, la storia inizia con una prefazione composta da 4 meravigliosi amouse bouche ed è solo il preludio ad uno dei migliori racconti di cucina mai assaggiati fino ad oggi, i capitoli successivi parlano di lingua di vitello con lattuga salsa ponzu e nocciole, foie gras con rabarbaro sherry e ginepro, crescendo secondo il più classico dei climax con il risotto capperi limone e succo d’arrosto vegetale e il rombo con asparagi, levistico e una sublime salsa di limoni ai carboni, fino al gran finale del tutto inaspettato e forse per questo ancora più apprezzato fragola, balsamico e basilico racchiusi in una sfera che ne rappresentava la perfezione in tutta la sua essenza.
 
 
 
Location -5/5 – il ristorante si trova in una vecchia stalla del castello di Pudiano,piccola frazione di Orzinuovi, splendidamente ristrutturata, con continui contrasti tra antico e moderno, contrasti che ritroveremo anche in cucina
 
Menù – 5/5 – le foto parlano da sole, un menù capace di regalarvi emozioni  uniche in tutti i piatti che lo compongono.  Il nostro personale consiglio è di affidarVi all’estro dello chef optando per il menu  degustazione a mano libera, un percorso di sette portate alla scoperta della filosofia dello chef, non ve ne pentirete. 
 
 
Beverage- 4/5 – se proprio vogliamo trovare un neo, forse la lista dei vini non rispecchia ancora completamente l’idea del ristorante, ma confidiamo nella passione e competenza di Liana, maitre e sommelier di sala, che alzerà sicuramente l’asticella anche qui, nel frattempo lasciatevi guidare da lei che saprà consigliarvi egregiamente 
 
Servizio -5/5 – tutto impeccabile, dall’accoglienza al servizio in tavola, sempre presente, ma mai invadente
 
Conto – 5/5 – una delle voci più piacevoli di questo ristorante, nonostante cucina, servizio e location parlino di alta cucina e grandi ambizioni, il conto è ancora alla portata di tutti e il menù più caro arriva a 65€ con ben sette portate.
 
Non ci resta che invitarvi ad andare al Sedicesimo Secolo e lasciarvi raccontare una bella storia di cucina da una coppia che farà molta strada e scriverà molti altri capitoli di grande cucina.
 
Bon Appetit

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