Parma è una città da sempre associata alla buona cucina, ma scommettiamo che in questo momento state pensando a prosciutto, torta fritta, caval pist, parmigiano etc… tutti ottimi prodotti tipici di questa città e dintorni, perché storicamente è sempre stata associata ad eccellenze gastronomiche del Bel Paese e meno alla cucina gourmet o innovativa, e allora cosa aspettarsi dalla Maison du Gourmet? lo chef Vincenzo Dinatale risponde a questa domanda promettendo di guidare i neofiti alla scoperta della cucina gourmet attraverso tecniche innovative e prodotti di altissima qualità, obbiettivo molto ambizioso che ci ha incuriosito e spinto a questa gita fuori porta.
Arrivati a Coloreto la curiosità è gradualmente aumentata perché La Maison si presenta come un perfetto connubio di tradizione ed innovazione, un vecchio casolare,completamente ristrutturato, immerso nel verde abbinato ad arredamenti moderni che si intravedono già dalle grandi vetrate del ristorante.
Appena entrati siamo stati accolti dai gentilissimi e preparatissimi padroni di casa, Martina (sommelier Ais) e Benedetto, che dopo averci fatto accomodare, ci hanno illustrato con grandissima passione la missione del ristorante e solleticato le nostre papille introducendoci al percorso che ci avrebbe atteso, da ottimi gourmet e golosi ci siamo lasciati guidare dallo chef in un profondo menù degustazione che lo rappresentasse il più possibile.
Seduti al tavolo non possiamo non apprezzare l’eleganza della mise en plas e l’arrivo di un ricco cestino del pane e piccoli sfizi, sfera di Campari Orange, focaccia barese con Crudo di Parma, Pane tipico di Altamura,cialda di Pane aromatizzata al pomodoro e grissini tirati a mano.
Il vero e proprio viaggio gourmet però ha inizio non appena arriva il primo piatto, Carpaccio d’orata con riduzione di chinotto, gel di cedrata e mandorle tostate, a seguire lo chef ci ha deliziato con un fuori programma, rivisitazione di Patate e Cozze (chips di riso, crema di patate e acqua di cozze) e infine Pancia di maialino marinata allo zenzero e soya, crema di zucca e cipolla rossa, un inizio davvero sorprendente e la curiosità ha continuato a crescere per l’ottima tecnica dello chef e l’eccellenza delle materie prime utilizzate.
Abbiamo proseguito con Mezzi paccheri, seppia arrostita, crema di cime di rapa e pomodori essiccati, Risotto alla burrata con polvere di capperi, limone e carpaccio di capasanta si conclude il tris di primi con i Bottoni al Prosciutto di Parma in tre consistenze: pomodoro secco e cipolla, robiola e rucola, quest’ultimo piatto regala un ritorno alla tradizione.
La degustazione continua stupendoci con un tris di secondi Filetto di sgombro arrostito, laccato al vin cotto, cipollotto al cartoccio e crema di finocchi e peperone liquido,Galletto in 3 cotture Petto a bassa temperatura, coscia confit e bon bon di aletta fritta, Terra di castagne, gel di carote e mirtilli freschi e concludiamo i secondi con una fantastica Picaja 36 Punta di vitello croccante, patata soffiata al burro e salsa di amarene.
Il nostro viaggio alla scoperta della Maison Gourmet si conclude con un prendessert davvero sfizioso (sfera di cioccolato bianco, mango e scaglie di cioccolato frizzante) un preludio a due incredibili dessert che hanno concluso il nostro viaggio nel miglior modo possibile.
Una Tarte au citron Biscuit alla nocciola, crema al limone e meringa bruciata, rivisitazione della più classica torta al limone francese e un omaggio al grano con La dolce pannocchia ,Crema pasticcera al mais, crumble speziato, cheese cake al lambrusco e frutto della passione.
Dopo questa incredibile pranzo è difficile limitare quest’esperienza a dei semplici voti, ma comunque ci proviamo lo stesso a distanza di qualche giorno provando ad essere il più obiettivi possibile.
Prima di procedere però vogliamo presentarvi la nostra nuova collaboratrice, Ludovica, la new entry di CucinaconStile, che da pochi mesi è arrivata nella nostra vita.
Location – 4/5 – La Maison Du Gourmet è il frutto della ricerca e passione dei suoi proprietari, Martina e Benedetto hanno messo tutto loro stessi nel ristorante a partire proprio dall’arredamento, molto ricercato e curato nei dettagli, forse la piazza non glielo ha ancora permesso ma potrebbero concludere il loro lavoro osando ancora di più. Bellissima la vetrata su cui affacciano i tavoli e permette hai propri commensali di pranzare avvolti nel verde delle campagne circostanti
Servizio – 5/5 – I ragazzi in sala curano l’esperienza dei commensali in tutti i dettagli, guidando il percorso senza essere mai invadenti
Beverage – 5/5 – Martina, sommelier del ristorante vi guiderà nella miglior scelta possibile, proponendovi una selezione di piccole e ricercate cantine. Alcuni dei vini proposti sono state delle assolute rivelazioni.
Segnaliamo inoltre la presenza del lounge bar al piano terra, con una bottigliera di tutto rispetto, regno indiscusso di Benedetto.
Menu – 5/5 – Non abbiamo molto da aggiungere a quanto già detto, possiamo solo dirvi che lo chef è riuscito completamente nel suo intento, un viaggio nella cucina gourmet adatto a tutti i palati più o meno esperti , nel quale si evincono tutte le tecniche apprese durante l’esperienza da El Celler de Can Roca.
Conto – 5/5 – la gita fuori porta ne vale assolutamente la pena anche perché tutte queste prelibatezze si possono degustare con meno di 60€ più i vini, a Milano purtroppo con quella cifra non abbiamo ancora trovato ristoranti di questo livello.
Possiamo concludere dicendo che da oggi Parma non è più solo la patria di eccellenze gastronomiche ma anche metà di Viaggiatori Gourmet.
Grazie Martina e Benedetto, ci rivedremo presto.